Universo diviso - 07-03-2007
Poi? Non so quante volte ci avevamo pensato nei giorni luminosi della pazzia felice, ma risposte non ne sapevamo trovare. Un eterno momento di smarrimento era bastato a consigliarci di non cercarne. La verità che temi è quella che normalmente ignori, ed è istintivo: se davanti hai un abisso, lo sguardo si aggrappa a un appiglio e, mentre il pensiero oscilla col corpo che si tiene sul ciglio e si raggruma, davanti al volo terrificante nello strapiombo, mezzo metro di terra sotto i piedi impauriti ha l'ampiezza dei chilometri della tua vita. Mezzo metro è il tuo universo e può splendere di stelle nel buio della notte. Le nostre fragili sicurezze crescono nell'incertezza: un riparo precario è una fortezza per il viandante sorpreso da una tempesta notturna; una trave, scampata dio sa come al naufragio, ci fa sperare salvezza nell'orrore della burrasca. Chi sa vivere un sogno come fosse realtà, sfiora il fuoco tranquillo e non teme la furia che intorno divampa.
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